Roma. «Inserire, nel prossimo provvedimento utile, anche gli approdi ed i porti turistici nella proroga per le concessioni balneari ad oggi fissata entro il 30 settembre 2027».
Lo chiede il deputato del Partito democratico, Marco Simiani, in un ordine del giorno presentato oggi alla Camera dei deputati.
«Il Consiglio comunale di Orbetello ha approvato recentemente una delibera per la trasformazione dell’approdo di Talamone in porto turistico. Tale decisione – aggiunge Simiani – ha subito allarmato la comunità locale dal momento che, a distanza di pochi chilometri, sono stati effettuati tentativi simili che non hanno generato concreto sviluppo: il porto di Cala Galera, nel comune di Monte Argentario, e quello di Marina di Grosseto. È inoltre emerso come questo progetto potrebbe danneggiare l’equilibrio socio-economico e ambientale di un territorio ricchissimo dal punto di vista naturalistico e consegnare le concessioni a grandi gruppi privati a discapito di associazioni e residenti locali.
Il locale comitato Salviamo Talamone ha reso noto infatti che il Comune di Orbetello potrebbe affidare le 18 concessioni esistenti a pochi imprenditori privati, minando il lavoro delle associazioni e dei residenti che hanno contribuito a preservare l’autenticità e il valore del Parco della Maremma. Il Consorzio il Molo di Talamone ha presentato ricorso presso il Tribunale amministrativo regionale della Toscana per fermare il progetto del Comune di Orbetello perché “la procedura avviata per la trasformazione dell’approdo di Talamone in porto turistico viola le norme nazionali e dell’Unione europea, calpestando i principi, relativi alle procedure pubbliche, di informazione, partecipazione, contraddittorio, imparzialità, trasparenza, non discriminazione, concorrenza, par condicio e pubblicità”: riporta la motivazione del ricorso».
Secondo l’esponente dem «nel corso del dibattito in commissione del provvedimento in esame sono stati presentati emendamenti bipartisan che includevano anche gli approdi ed i porti turistici nella proroga delle concessioni balneari ad oggi fissata entro il 30 settembre 2027. Tali emendamenti sono stati respinti, ma appare necessario, anche in relazione ad altri casi come quello di Talamone che potrebbero verificarsi in tutta Italia nei prossimi mesi, varare una norma apposita per includere anche gli approdi ed i porti turistici nella attuale proroga delle concessioni balnearie».