Home Costa d'argento Laguna, l’opposizione: “Il Comune mette a tacere la libertà di parola”

Laguna, l’opposizione: “Il Comune mette a tacere la libertà di parola”

di Redazione
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Orbetello (Grosseto). “Ad Orbetello, oltre alla laguna, sta morendo anche la libertà di parola“.

A dichiararlo, in un comunicato, è Alternativa, gruppo di opposizione nel Consiglio comunale.

“Un diritto garantito dall’articolo 21 della Costituzione, ma che Casamenti e la sua maggioranza stanno cercando di abbattere a colpi di delibere di Giunta – continua la nota -. È del 6 agosto (ieri, ndr) la delibera n. 244 con cui il sindaco e la Giunta affidano (a spese dei cittadini) a un legale di propria fiducia la verifica dei presupposti per procedere contro chi, secondo loro, abbia diffuso informazioni non veritiere riferite all’amministrazione comunale. I cittadini e gli operatori stanno pagando questa situazione disastrosa anche per l’incapacità amministrativa di questa maggioranza che, invece di assumersi le proprie responsabilità, tenta di mettere il bavaglio alle critiche e alle legittime richieste di trasparenza, che vengono mosse a Casamenti e ai suoi da parte di tantissime persone, perfino dai loro elettori”.

“Immaginiamo la situazione di difficoltà in cui versa la maggioranza in questi giorni, è sotto gli occhi di tutti il disastro lagunare che si va a sommare alle tante altre mancanze già presenti nel nostro comune e da tempo denunciate da tutti noi, ma non possiamo far altro che condannare questo modo di affrontare la questione – prosegue Alternativa -. La cosa che più ci preoccupa è che nella Giunta Casamenti siedono rappresentanti di partiti politici di maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) che stanno confermando tutte le preoccupazioni che si hanno riguardo la stretta antidemocratica di questo Governo. E il nostro territorio ne è purtroppo un esempio concreto. Alternativa ormai da tre anni denuncia dentro e fuori il Consiglio la terribile condizione in cui versa il confronto democratico nel nostro comune. Abbiamo criticato aspramente già il primo atto d’indirizzo (il n.32) approvato il 7 febbraio scorso, denominato ‘Tutela della reputazione e dell’immagine degli amministratori comunali’, ma, dopo questo ennesimo colpo alla libertà di parola di ognuno di noi, riteniamo opportuno rappresentare la situazione (compreso il modo di utilizzare il sito istituzionale dell’Ente) agli organi preposti a difesa della trasparenza e del confronto democratico”.

Ricordiamo inoltre al sindaco che la fotografia più esplicativa dello stato delle acque marine a causa dello sversamento in mare della laguna l’ha diffusa egli stesso per mostrare la posa delle panne, taggando l’intera Giunta e pubblicandola sulle pagine istituzionali dell’ente. Trattandosi tra l’altro di una comunicazione da parte del sindaco, essa assume carattere di certezza e veridicità – termina il comunicato -. Siamo certi che l’avvocato incaricato prenderà in considerazione e verificherà i presupposti anche in relazione a questo fatto”.

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