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Il reportage di Stefano Schirato sulla “Terra dei Fuochi”, curato da Photo Op, è il primo degli appuntamenti della quinta edizione di ImagO, festival di fotografia della Costa d’Argento, che si apre il 2 giugno e che vedrà alternarsi, per tutta l’estate mostre, workshop ed eventi, per arrivare alla abituale kermesse della settimana a cavallo tra agosto e settembre, dove verrà anche incoronato il vincitore del concorso fotografico legato al festival.
Per l’edizione 2017, ImagO promette appuntamenti da non perdere tra i quali: incontro, lectio e workshop con Oliviero Toscani; le mostre “Fontana e Quelli di Franco Fontana” in collaborazione con Image Mag e “Freedom” di Gabriele Rigon; workshop di street photography; letture portfolio; ospiti di fama internazionale e contatti con il “dietro le quinte” del talent Master of Photography. I giurati del concorso di quest’anno sono: Sara Munari, Eolo Perfido, Niko Giovanni Coniglio, Umberto Verdoliva e Vieri Bottazzini e giudicheranno le foto che parteciperanno per tre categorie: “Paesaggio e Natura”, “Ritratto”, “Street Photography”.
Il vincitore di ogni categoria potrà scegliere il suo premio tra un monitor 27 pollici Eizo, modello EV2736WFS3, un Mac Mini, una fotocamera digitale Fujifilm x70, una tavoletta grafica Wacom Intuos Pro L., un soggiorno di 5 giorni a Praga, in una struttura convenzionata. Sono stati confermati, anche per questa edizione, i 2 premi speciali per categoria: il premio Giovani Soci Bcc Banca Tema ed il premio Nanuk Italia (che consiste in attrezzatura tecnica Nanuk).
Il primo appuntamento
Dal 2 al 23 giugno, nella sala espositiva dell’ex Frontone, in piazza della Repubblica ad Orbetello, il racconto fotografico di Stefano Schirato che, con sincerità spiazzante, mette a nudo la quotidianità di decine di famiglie che vivono nella “Terra dei Fuochi”. Le 25 immagini in bianco e nero, svelano il degrado del territorio, la presenza di campi nomadi autorizzati su cumuli d’immondizia e la lotta per la sopravvivenze di uomini, donne e bambini.
Schirato si sofferma sulla connotazione urbana dei quartieri colpiti dall’insediamento della camorra e registra le terrificanti dimensioni delle discariche illegali, cumuli di veleni sotterranei a pochi metri dalle abitazioni.
Il reportage, curato ed organizzazione da Photo Op, oscilla costantemente tra due filoni inestricabili: la terra tormentata da un inquinamento visibile e invisibile, che spesso si configura come una condanna a morte, e le esperienze private di chi abita quella terra e sceglie di non abbandonarla. “TerraMala” è il viaggio in una realtà cruda e vicina, un modo per dare voce ai protagonisti di queste storie ed alla loro battaglia.
La zona nota come “Terra dei Fuochi”, un’area che comprende 55 municipi tra le provincie di Napoli e Caserta, è il frutto di un accordo diabolico tra politici, camorristi, esponenti della Loggia Massonica P2 e servizi deviati, per sotterrare in Campania milioni di tonnellate di rifiuti tossici. Una vera e propria industria dell’immondizia su larga scala, organizzata a danno ed insaputa delle popolazioni locali.
Stefano Schirato, impegnato da anni in un ampio progetto focalizzato sul legame tra inquinamento e malattie imputabili a condizioni ambientali malsane, ha iniziato a lavorare a “TerraMala” nel 2015, anche grazie all’aiuto di Don Maurizio Patricello, parroco di San Paolo al Parco Verde di Caivano e uno dei principali attivisti della zona. Già nel 2011, Schirato aveva documentato le ricadute dell’acciaieria Ilva di Taranto sugli abitanti e, in occasione del venticinquesimo anniversario dall’esplosione del reattore nucleare della centrale di Chernobyl, si era concentrato sul traffico illegale di materiale radioattivo, fatto uscire dalla ‘zona rossa’ e venduto senza essere prima decontaminato.
Stefano Schirato
Stefano Schirato nasce a Bologna 43 anni fa, dove si laurea in Scienze politiche. Nel 1998 vince una borsa di studio offerta da Nikon e Grazia Neri per un workshop con Paolo Pellegrin (Magnum).
Nel 1999, con il sostegno di Emergency, pubblica il suo primo libro sul dramma delle mine anti-uomo in Cambogia, “Gli occhi della Cambogia”, con una prefazione di Ferdinando Scianna.
Nel 2003, il lungo progetto fotografico sulla vita dei marinai nelle navi sequestrate diventa il libro “Né in terra, né in mare”, del quale il premio Oscar Giuseppe Tornatore firma la prefazione.
Negli ultimi anni, Stefano Schirato si dedica a tematiche sociali e politiche di respiro internazionale e alla fotografia di scena sui set di Giuseppe Tornatore. Collabora come freelance con riviste nazionali ed internazionali (New York Times, Cnn, Washington Post, Geo International, Le Figaro, Vanity Fair) e dal 2014 è docente di fotogiornalismo, nella scuola Mood Photography di Pescara, di cui è socio fondatore.
L’autore sarà presenta al vernissage della mostra, ad ingresso gratuito, alle 19 del 2 giugno.
Per informazioni sulla mostra e sul festival, è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo info@imagorbetello.com o consultare il sito www.imagorbetello.com.
La mostra sarà visitabile da domenica a giovedì, dalle 16 alle 20, e il venerdì e il sabato dalle 16 alle 20 e dalle 21 alle 23.
Il regolamento del concorso è consultabile al link http://www.imagorbetello.com/il-concorso/.