L’ancora moderna del tipo ammiragliato e il dolo di Porto Ercole torneranno presto al loro splendore originario ed entrambi i monumenti saranno ricollocati nelle piazze di Porto Ercole, dove sono stati ospitati per decenni.
L’ancora è stata rinvenuta lo scorso 16 agosto nei fondali di Punta Avoltore, mentre il dolo è stato danneggiato circa dieci anni fa da un atto vandalico compiuto sul sagrato della chiesa di San Paolo.
A questo proposito, dopo un’indagine di mercato condotta tra alcune imprese specializzate in opere di restauro ed indicate della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, è stata individuata la ditta che eseguirà i lavori: si tratta della “Lucherini conservazioni e restauro” di Firenze, per un importo complessivo di circa 8.500 euro.
“Siamo davvero orgogliosi come amministrazione – ha commentato l’assessore Michele Lubrano – di essere riusciti a restituire agli abitanti di Porto Ercle due pezzi della loro storia che, al contempo, verranno a costituire ulteriori attrattive culturali per i turisti”.
Per quanto riguarda l’ancora, il programma del restauro prevede un’accurata opera di pulizia che servirà a togliere i sali e le incrostazioni ferrose accumulatesi con il tempo, quindi sarà svolto un successivo trattamento antiossidante ed, infine, avverrà il consolidamento e la protezione del monumento con resina acrilica.
Più complessa l’opera di restauro a cui sarà sottoposto il dolio, del quale dovranno essere rimessi insieme tutti i frammenti, che poi saranno incollati con resina epossidica, provvedendo inoltre all’integrazione delle lacune ed alla protezione finale.
La struttura verrà quindi coperta con una sorta di tappo per evitare l’ingresso ed il ristagno dell’acqua piovana. La riparazione sarà completata con la verniciatura della struttura in ferro portante, dopo il trattamento per la rimozione di eventuale ruggine.