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Casa di comunità, le opposizioni e il Tavolo della salute: “Il Comune ci ha ascoltato”

di Redazione
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Massa Marittima (Grosseto). “Finalmente l’amministrazione ci ha ascoltato, grazie anche all’intervento dei medici di famiglia, e si va collocare importanti servizi in un edificio pubblico dotato di spazi adeguati”.

Tutti gli esponenti delle opposizioni, dalla lista civica Massa Comune al gruppo Lega, al Pci, ad Italia Viva, Azione e a Fratelli d’Italia, esprimono grande soddisfazione per la scelta di collocare la Casa di comunità, con annessi i servizi territoriali, nella sede dell’ex Inam, “che era rimasta colonia occupata praticamente da pochissimi uffici e con tanti spazi inutilizzati”.

“Una conclusione che era stata proposta varie volte nel corso degli anni e che era stata oggetto di polemiche inutili da parte di Giuntini, che poi evidentemente ha cambiato idea anche perché quell’impegno risalente al 2014 avrebbe pesato non poco nella prossima tornata elettorale – continua il comunicato delle opposizioni -. A questo si deve aggiungere che anche l’idea della raccolta delle firme che avevamo ipotizzato nei prossimi giorni avrebbe messo di fronte a centinaia e centinaia di cittadini che avevano già dimostrato di apprezzare la proposta e questo ha fatto mettere senno ad una politica che in questi anni ha cercato non di lavorare con raziocinio, ma è stata solo orientata a risparmi, mettendo in vendita un patrimonio che può e deve essere utilizzato bene per la cura delle persone”.

Il commento del Tavolo della salute

“Dopo anni ci danno ragione. Ma non è questo che conta, quello che conta è avere dato a Massa quello che da un decennio i cittadini dovevano avere”. Così si esprimono per il Tavolo della salute pubblica Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli, che avevano indicato da tempo quegli spazi come spazi importanti, addirittura idonei, per realizzare il centro vaccinale senza impiegare le Clarisse e poi per collocare tutti i servizi alla persona.

“Siamo soddisfatti della scelta fatta, anche se non verrà mai ammesso da parte di Giuntini, grazie alla caparbietà di chi, senza alcun interesse – continuano Mazzocco e Fedeli -, ha sempre messo in evidenza le numerose problematiche sui servizi, risolte poi andando a sposare idee e contributi da parte di chi non è al governo della città“.

Mazzocco e Fedeli, tuttavia, sono rammaricati “dall’inutile tempo perso in diatribe che sono state mosse proprio dal governo cittadino e dal Pd. Collocare lì i servizi è una soluzione ottima per l’accessibilità degli utenti, il rispetto della privacy, funzionale e idonea per i servizi territoriali, con ambienti confortevoli dotati di spazi funzionali per chi lavora e chi ha bisogno di assistenza e si utilizza un patrimonio che sarebbe stato destinato al degrado”.

 

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