La Tassa Rifiuti e Servizi, la cosiddetta Tares, è stato l’argomento principale all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio comunale di Massa Marittima.
L’assessore Giacomo Michelini, delegato a partecipare all’assemblea dei sindaci, ha spiegato che la Tares è la nuova imposta comunale che dal primo gennaio scorso ha sostituito la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
“Si tratta però di un tributo – ha dichiarato l’assessore – che sta destando forti perplessità, poiché prevede rigide disposizioni di applicazione che sottraggono autonomia decisionale alle Amministrazioni comunali, relegandole, come già avvenuto con l’Imu, al mero ruolo di esattori per conto dello Stato”.
“La Tares – ha proseguito Michelini – aumenterà anche l’entità del tributo a carico dei cittadini in varia misura a seconda delle categorie dei contribuenti, appesantendo il bilancio delle famiglie in una situazione già critica”.
La nuova imposta interessa infatti chiunque possieda locali in cui sono raccolti rifiuti e peserà in modo particolare sulle famiglie numerose e sulle imprese. A livello nazionale, si prevede un rincaro di circa il 38%, cioè circa 80 euro a famiglia in più rispetto alla vecchia tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, mentre per alcuni tipi di attività commerciali l’aumento potrà superare anche il 100%.
Inoltre, è prevista un’addizionale Tares di 0,30 euro al metro quadro, che dovrà essere destinata esclusivamente allo Stato (il consiglio può deliberare un aumento fino a 0,40 euro al metro quadro trattenendo l’incremento nelle proprie tasse).
“Per questo motivo, – ha spiegato Michelini – il 18 marzo cinquanta senatori hanno presentato una mozione al Governo per sospendere la Tares alla stregua di quanto già fatto dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dall’Unione delle Province Italiane”.
Sulla base di questa mozione, il consiglio comunale di Massa Marittima ha approvato un ordine del giorno in cui si chiede al nuovo Governo di rinviare l’applicazione della Tares, così come legiferata.
Il Consiglio ha richiesto, inoltre, l’attivazione di un tavolo con il Governo, al fine di cancellare dal decreto “Salva Italia” la Tares e di “normare” in maniera chiara e semplice il servizio di rifiuti solidi urbani.