Consiglio comunale “rovente”, quello tenuto lunedì mattina a Castiglione della Pescaia: all’ordine del giorno, infatti, numerosi punti riguardanti sia il bilancio che l’urbanistica.
Il ruolo dell’opposizione è stato svolto solo dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, data la contemporanea assenza giustificata di entrambi i Consiglieri del gruppo Dare.
La discussione è iniziata con l’esposizione del programma per i prossimi due anni e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2017, con la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Benedetta Mazzini, che ha contestato alcune delle scelte dell’amministrazione, evidenziando soprattutto “la mancanza di un dispiego di risorse per fronteggiare l’emergenza incendi” ed infine contestando “l’affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, un istituto che il Movimento 5 Stelle ha sempre disconosciuto, braccio di un sistema che dissangua i Comuni, mosso da un Governo nazionale di cui non è certo il Movimento ad essere complice“.
“Sui punti dell’urbanistica è stata seguita invece una linea trasversale, evitando prese di posizione politiche fini a se stesse, ed è stato quindi espresso voto favorevole sia all’ampliamento e alla riqualificazione del Porto di Punta Ala, che al piano attuativo di iniziativa privata ‘Porta degli Etruschi’, due progetti che possono incentivare lo sviluppo del nostro territorio – si legge in un comunicato del Movimento 5 Stelle di Castiglione della Pescaia -. Su tali importanti questioni è da registrarsi una spaccatura della maggioranza che non ha votato in modo unanime ed ha trovato anche la ferma e decisa opposizione dei 5 Stelle sugli altri punti in questione. Non è stato affatto convincente il piano attuativo denominato ‘Molinaccio-Poggio alle Trincee’, che prevede la concessione per la costruzione di strutture residenziali al fine di compensare errori commessi in passato, una ‘cementificazione’ di un altro dei nostri colli che non può essere accettata solo perché sacrificio necessario per concludere un contenzioso“.
“Per gli stessi motivi molte perplessità sulla conclusione della annosa vicenda della Residenza per accoglienza, l’amministrazione non ha infatti soddisfatto le domande del gruppo 5 Stelle sul tipo di strutture che verranno concesse su tali terreni, con il rischio che sia ancora il cemento a lavare le macchie commesse nel passato – termina la nota -. In conclusione, se è comprensibile l’esigenza degli amministratori di porre fine a questi contenziosi, pare troppo alto il prezzo da pagare per il nostro territorio, facendo sì che saranno i nostri figli a pagare per gli errori dei padri“.