Home Amiata Compagnia dei Carabinieri, Amati: “Dopo un decennio di appelli, i sindaci si svegliano solo ora”

Compagnia dei Carabinieri, Amati: “Dopo un decennio di appelli, i sindaci si svegliano solo ora”

di Redazione
0 commento 113 views

Arcidosso (Grosseto). “Furti ed effrazioni si susseguono ancor oggi nel territorio amiatino. Gli ultimi episodi avvenuti a Castel del Piano risalgono a pochi giorni fa e le persone cominciano ad essere stanche ed esasperate, tanto da decidere di effettuare ronde per cercare i malfattori”: apre così con l’ennesimo grido d’allarme Guendalina Amati, consigliere comunale di minoranza di Arcidosso e consigliere provinciale di Fratelli d’Italia.

“Dopo dieci anni di grida di allarme per una situazione sempre più fuori controllo, e portata avanti da Fratelli d’Italia – commenta Guendalina Amati -, i sindaci dei Comuni di Arcidosso, Castel del Piano e Santa Fiora si sono decisi a presentare una mozione all’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetana, con la quale veniva chiesto il ripristino della Compagnia dei Carabinieri”.

“Vorrei, però – prosegue Amati -, porre l’attenzione su due questioni: la prima di queste è che la mozione presentata dai sindaci Pd ha le stesse caratteristiche e richieste di una già stata presentata da tempo da parte dei gruppi di minoranza di Arcidosso, ma purtroppo era stata bocciata da Marini e dalla sua maggioranza, fra i quali, vorrei ricordare, rientra anche il consigliere Ranucci, che poi si è fatto promotore dell’attuale mozione all’Unione dei Comuni. La riapertura della Compagnia dei Carabinieri di Arcidosso andrebbe sostenuta da tutte le forze politiche, ma chissà perché se le iniziative vengono proposte dalla minoranza non vanno bene, mentre se a presentarle sono esponenti del Pd tutti ne tessono le lodi. La seconda questione riguarda proprio il consiglio dell’Unione dei Comuni, del 26 novembre scorso, nella seduta nella quale veniva proprio votata la mozione dei sindaci promotori e firmatari: Marini, Pieraccini e Balocchi, i primi cittadini di Arcidosso e Castel del Piano però risultavano assenti”.

“Questi atteggiamenti – spiega la consigliera porrebbero in risalto che molto probabilmente l’unico sindaco amiatino targato Pd, interessato davvero alla questione, fosse il sindaco Balocchi. Per onore del vero è anche l’unico primo cittadino che ha impedito l’arrivo sconsiderato nel proprio comune di extracomunitari ed immigrati. Ma quello che più di tutti fa riflettere è che, se davvero la sinistra avesse voluto aprire un dialogo serio sul tema sicurezza, avrebbe dovuto quantomeno coinvolgere il centrodestra e le minoranze presenti nei vari Consigli comunali, cosa che invece non ha fatto“.

“Fratelli d’Italia ed i suoi rappresentanti nel territorio amiatino chiedono ancora una volta ai sindaci di rafforzare i controlli nel territorio, di effettuare ispezioni e verifiche serrate nelle abitazioni, in collaborazione con le Forze dell’ordine. Nel contempo chiedono di aumentare e migliorare i sistemi di videosorveglianza, segnalare i luoghi di spaccio e dare seguito operativo in tempi celeri ai protocolli d’intesa siglati con la Prefettura di Grosseto per ciò che attiene il controllo del vicinato. Infine, si chiede a scopo di prevenzione l’intensificazione dei controlli stradali sui vari furgoni che giornalmente trasportano operai agricoli, visti anche gli innumerevoli incidenti che si sono verificati ultimamente nella zona”, conclude Guendalina Amati.

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: