Lo scorso weekend, ad Arcidosso, un’auto con a bordo due ragazzi ha sorpassato una pattuglia della Polizia Stradale di Grosseto, in un punto dove la segnaletica vietava il sorpasso; è quindi scattato l’inseguimento e l’auto è stata fermata poco dopo.
Il ragazzo alla guida, che emanava un forte odore di alcol, si è mostrato eccessivamente loquace e ha cercato di sostenere che, nonostante l’evidenza, non stesse guidando lui, anche se i poliziotti lo avevano visto al volante nella manovra di affiancamento, per fermarlo, e benché lo stesso fosse sceso proprio dal lato guida.
I poliziotti hanno deciso di verificare le sue condizioni con l’etilometro e inizialmente il conducente si è rifiutato di effettuare il test, ma dopo avergli spiegato che il rifiuto costituisce comunque reato, il ragazzo ha deciso di soffiare; l’accertamento ha dato esito positivo con un valore pari a 1,33 g/l.
Gli agenti pertanto hanno intimato al ragazzo di esibire la patente di guida, per procedere al ritiro immediato, ma lui ha affermato di averla dimenticata, quando, in realtà, da ulteriori accertamenti è stato verificato che la patente gli era stata revocata e per questo era stato già multato poco tempo prima per guida senza patente.
Per lui il conto presentato dagli agenti è stato salato. Tale condotta gli è costata una denuncia in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza, rischia una pena dell’arresto fino a 6 mesi ed un’ammenda da 800 a 3200 euro. Gli è stata contestata una sanzione pari ad 5100 euro per guida con patente revocata ed una sanzione pari ad 42 euro per non aver rispettato la segnaletica stradale, oltre al fermo del veicolo.