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Monte Amiata, Italia Viva: “No alla realizzazione del Parco nazionale, idea anacronistica”

di Redazione
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La raccolta di firme per la realizzazione del Parco nazionale del Monte Amiata è figlia di una visione vecchia di 50 anni”.

A dichiararlo, in un comunicato, sono Clito Tattarini, coordinatore di Italia Viva dell’Amiata grossetana, e Luciano Luciani, consigliere comunale di Italia Viva a Santa Fiora.

“I parchi di tutela ambientale nati negli anni ’70 avevano uno scopo bene preciso ed erano una risposta avanzata a un modello di sviluppo arretrato che vedeva nell’ambiente un ostacolo – continua la nota –. Ora non è più così anche grazie alle battaglie che in provincia di Grosseto fecero nascere il Parco della Maremma. Pensare oggi a un Parco nazionale sull’Amiata è anacronistico, lontano dal presente e dal futuro, recherebbe solo un danno. Quali sarebbero le motivazioni? Istituire una riserva indiana? Fare marketing ambientale? A che prezzo? L’Amiata non è un bosco circoscritto, non è un’area disabitata e sono proprio le persone che lo abitano ad aver difeso l’ambiente della montagna, le sue tradizioni e la cultura”.

“Italia Viva zona Amiata intende far sapere a tutti che, pur rivendicando con orgoglio la sua anima ambientalista e il convinto impegno per la tutela del territorio, è decisamente contraria a tale progetto, nella convinzione che questo territorio verrebbe gravemente penalizzato da ulteriori e stringenti restrizioni connesse alla realizzazione di un Parco nazionale, vincoli che andrebbero ben oltre quelli già previsti e attuati con l’inserimento del Cono vulcanico del Monte Amiata nei Siti di importanza regionale (S.I.R. 117) – prosegue il comunicato -. Normative, quelle del Parco nazionale, che potrebbero incidere negativamente e pesantemente sugli investimenti fatti nel settore dello sci e dell’impiantistica, sul futuro di decine di aziende che con coraggio e in mezzo a mille difficoltà continuano ad operare e a investire sul territorio, sul lavoro degli addetti al taglio del bosco e dell’intero indotto legato alla lavorazione del legname, oltre che su quello degli ancora più numerosi addetti del settore edilizio, già drammaticamente colpiti dalla pandemia”.

“Italia Viva è per uno sviluppo sostenibile e per una crescita responsabile e, dunque, è a fianco dei lavoratori che, stanchi dei sussidi minimi ricevuti, vogliono tornare a produrre e a guadagnare, è a fianco di quegli imprenditori che, rischiando in prima persona, scommettono sulle grandi capacità di ripresa del nostro Paese. L’idea di chi vorrebbe realizzare sull’Amiata una ‘riserva indiana’ non ci appartiene e anzi la contrasteremo sempre, come è lontano da noi il solo pensiero di una ‘decrescita infelice’. Italia Viva si opporrà con decisione a questo progetto che è eufemistico definire ‘insensato’ – termina la nota -. Non vorremmo però che la cancellazione della prova del Campionato europeo di Trial a Santa Fiora e questa fantasiosa idea del Parco nazionale rappresentino le due facce di una stessa medaglia, un preciso disegno politico che ci vedrebbe assolutamente contrari”.

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