Gli undici musei del Sistema museale dell’Amiata, che aderiscono alla Rete Musei di Maremma, sono stati tra i primi in Toscana a sperimentare il progetto innovativo del biglietto unico.
Con soli 8 euro si possono vedere tesori che vanno dall’arte medievale fino a quella contemporanea e poi musei etnografici, storici del costume e delle tradizioni. La validità dei biglietti è di un anno e si possono anche acquistare online senza alcun diritto di prevendita con tutti i metodi di pagamento tramite il sito web: www.museiamiata.it.
Un primo bilancio del progetto “biglietto unico”, operativo dallo scorso giugno, è stato fatto lunedì 15 ottobre a Castel del Piano nel palazzo Nerucci in un incontro pubblico alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e dei responsabili dei singoli musei, per ora undici, ma ai quali presto se ne aggiungeranno altri.
“I primi risultati sono davvero incoraggianti – ha detto Jacopo Marini, presidente dell’Unione dei Comuni Amiata grossetana –, abbiamo avuto quasi 5000 visitatori che lo hanno acquistato e questo dimostra come è importante fare rete e progettare tutti insieme per superare la frammentarietà che è il vero limite del territorio montano”.
“Il biglietto unico è il primo esempio all’interno della nostra rete museale che riunisce ben 54 tra musei, aree archeologiche e centri espositivi pubblici e privati – ha sottolineato Irene Lauretti, presidente della Rete Musei di Maremma – e rientra a pieno titolo nei nostri obbiettivi che puntano alla promozione e l’accessibilità di tutti i musei sia con le nuove tecnologie che migliorando le singole strutture per renderle fruibili a tutti anche persone con diverse disabilità con il progetto ‘Musei SuperAbili’”.
“Con il biglietto unico sono tanti i vantaggi per turisti e visitatori – ha aggiunto Giulio Detti, della struttura tecnica dell’Unione dei Comuni – , ad esempio si possono pianificare in anticipo le visite e a breve potrà essere acquistato anche nelle strutture turistiche”.
I musei dove è possibile acquistare il biglietto sono: ad Arcidosso, all’interno del Castello Aldobrandesco, il Museo del paesaggio medioevale, il Museo di David Lazzeretti e il particolarissimo Museo di arte e cultura orientale (Maco), a Castel del Piano le Collezioni di Palazzo Nerucci, a Castell’Azzara la Miniera del Cornacchino e Villa Sforzesca, a Cinigiano la Casa Museo di Monticello Amiata, a Roccalbegna il Museo etnografico di Santa Caterina, a Santa Fiora il Museo delle miniere di mercurio e del Monte Amiata, a Seggiano il Museo dell’olio e a Semproniano il Museo mineralogico.
Il progetto è stato realizzato dal Sistema Musei d’Amiata con l’Unione dei Comuni Montani Amiata grossetana.
Informazioni sui siti www.museiamiata.it o www.museidimaremma.it.