Home Amiata Biscotto salato, il presidio Slow Food: “Basta polemiche, collaborare insieme per il bene di Roccalbegna”

Biscotto salato, il presidio Slow Food: “Basta polemiche, collaborare insieme per il bene di Roccalbegna”

di Redazione
0 commento 0 views

Come responsabile del presidio Slow Food del biscotto salato di Roccalbegna e componente del Comitato direttivo della neonata Condotta Slow Food Amiata, vorrei precisare alcune cose su quanto letto in questi giorni sulla stampa nel merito delle valutazioni e delle rispettive posizioni dei gruppi che animano ed amministrano il Comune di Roccalbegna”.

A dichiararlo è Fabiana Fabbreschi, responsabile del presidio Slow Food “Biscotto salato di Roccalbegna”

“Innanzitutto. dispiace a me, a titolo personale, come credo dispiaccia a tutti gli abitanti di Roccalbegna, con cui abbiamo visto con piacere ed apprezzato la nascita del progetto la scorsa primavera ed il suo continuo crescere in questi mesi, questa etichetta strumentale di ‘biscotto della discordia’ – spiega Fabiana Fabbreschi -. Mi dispiace particolarmente per i due produttori che hanno creduto da subito nella finalità del progetto, per gli altri due che si sono aggiunti recentemente, e che tutti insieme stanno lavorando duramente per farsi conoscere al di fuori del nostro comune, sia come prodotto che come ambasciatori del territorio”.

“Se vogliamo ripercorrere la vita di questo progetto, dobbiamo ricordarci come lo scorso aprile grazie a Slow Food, che lo ha proposto, e a Libero Conti (Panificio Conti Libero) e Moreno Cortecci (Sapori di Maremma), sia stato possibile arrivare alla firma di un disciplinare di produzione assolutamente fedele alla tradizione rocchigiana e che finalmente gettava le basi per mettere a frutto il lavoro di anni condotto dalla Pro Loco in nome di tutta la cittadinanza – continua Fabiana Fabbreschi -. Ovviamente, tutto è potuto iniziare grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, della quale allora facevo parte e per la quale seguivo la questione, ma grazie anche al contributo iniziale di Clodia Commerciale (società che su Grosseto gestisce il marchio Conad), che ha accolto la proposta di Slow Food di sostenere questa produzione locale”.

“Dal 2 aprile ad oggi i produttori sono diventati 4, si sono aggiunti Lucia Lorenzoni (del ristorante pizzeria ‘La Grotta’) e Giancarlo Paderno (del ristorante ‘La Pietra’) e grazie soprattutto alle sollecitazioni di Slow Food e al contributo operativo dei produttori stessi ci siamo spesi, anche con il supporto della Pro Loco, per portare avanti l’obiettivo che ci eravamo prefissi, ovvero far conoscere il nostro biscotto dove possibile, fino alla straordinaria partecipazione a Terra Madre -Salone del gusto di Torino dello scorso settembre, che è stata una vetrina importantissima e l’occasione per poter presentare, con il progetto del presidio del biscotto salato di Roccalbegna, tutto il nostro paese e la nostra tradizione legata a questo prodotto – sottolinea Fabiana Fabbreschi -. Il riscontro è stato eccellente, ben al di sopra delle aspettative e gli effetti si iniziano a vedere, con una crescita dell’interesse generale di addetti ai lavori e della comunicazione locale, regionale e nazionale. Pochi giorni fa, inoltre,  si è costituita l’associazione dei 4 produttori e abbiamo incontrato Cosvig e la Comunità del cibo ad energie rinnovabili per capire se ci fossero i presupposti per una collaborazione. Quindi, mi pare chiaro che il nostro percorso sia ben avviato e non è giusto diventare oggetto di polemiche e strumentalizzazioni da parte di nessuno”.

“L’obiettivo di questo progetto, nonché di altri che stiamo ipotizzando nel gruppo di lavoro che si sta costruendo nella nuova Condotta Amiata (anche questa nata dietro la forte spinta del nostro progetto sul biscotto), è quello di valorizzare le nostre tradizioni, tipicità e il territorio del nostro comune; alle forze politiche tutte si chiede di sostenere queste attività e i piccoli produttori che ancora credono nella forza di queste azioni, che vedono in Slow Food una spalla determinante per la loro riuscita – conclude Fabiana Fabbreschi -. Crediamo fortemente che sostenere i nostri progetti e, con essi, tutti i piccoli produttori e nello stesso tempo promuovere il territorio dell’Amiata sia compito che tutti dovrebbero avere come mandato, che siano ad amministrare o a fare opposizione, per questo siamo, come Slow Food, sempre disponibili al confronto fattivo, così come sta già accadendo con tutti i soggetti presenti sul territorio, come con la Pro Loco che ci ha accompagnato, anche economicamente oltre che fisicamente, fino ad oggi. Tutto questo per fare chiarezza e far comprendere ciò che abbiamo portato avanti in questi mesi con il solo supporto di Slow Food e grazie all’impegno dei produttori. Credo fosse giusto e necessario”.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

Le tue preferenze relative alla privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Puoi consultare la nostra Cookie Policy a questo indirizzo.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy