Grosseto. Il Comune di Grosseto, con l’assessorato al bilancio e con l’assessorato all’Università, in collaborazione con la Fondazione Polo universitario grossetano, ha promosso un nuovo bando finalizzato all’erogazione di contributi per gli studenti delle scuole superiori che parteciperanno a vacanze studio all’estero.
L’avviso, rivolto agli alunni residenti nel comune e iscritti a istituti scolastici di secondo grado con sede nel capoluogo maremmano, ha una dotazione complessiva di 12mila euro. I contributi, pari a 1000 euro ciascuno, saranno destinati a coprire parzialmente le spese di soggiorno, vitto, alloggio e viaggio. Un’iniziativa per incoraggiare la partecipazione a esperienze formative internazionali, valorizzando allo stesso tempo il merito e l’impegno scolastico.
I fondi verranno equamente ripartiti tra i sei poli scolastici grossetani: Isis “P. Aldi”, Isis “L. Bianciardi”, Liceo “A. Rosmini”, Polo tecnologico “Manetti/Porciatti”, Isis “V. Fossombroni” e Isis “Leopoldo II di Lorena”. Ciascun istituto potrà contare su due borse di studio da 1000 euro, per un totale di 12 contributi.
Per accedere al beneficio, gli studenti dovranno avere ottenuto la promozione nell’anno scolastico 2023/2024 e risultare regolarmente iscritti al secondo, terzo, quarto o quinto anno nell’anno successivo. Fondamentale, inoltre, la partecipazione a una vacanza studio all’estero organizzata dal proprio istituto.
L’assegnazione dei contributi avverrà attraverso la formazione di graduatorie interne a ciascun polo scolastico. I criteri di selezione premieranno gli studenti con la media voti più alta nella valutazione finale, escludendo la religione e le materie opzionali. In caso di parità, il contributo sarà assegnato allo studente più giovane; in subordine, verrà considerato l’Isee più basso.
Eventuali contributi non assegnati all’interno dei singoli istituti verranno redistribuiti secondo una graduatoria generale, garantendo la massima trasparenza e l’utilizzo completo delle risorse disponibili.
Modalità di partecipazione
Le domande dovranno essere presentate utilizzando l’apposito modulo e corredate dalla documentazione richiesta (tra cui attestazione di iscrizione e promozione, ammissione alla vacanza studio, scheda di valutazione e documenti di identità) dal 3 giugno al 3 luglio. Le istanze potranno essere consegnate a mano nella sede della Fondazione Polo universitario grossetano o inviate via Pec.
Una volta conclusa la vacanza studio, per ottenere l’erogazione del contributo, sarà necessario presentare i titoli di viaggio e un’attestazione rilasciata dalla scuola, che documenti la partecipazione e valuti le competenze acquisite dallo studente. In caso di esito negativo o mancata presentazione della documentazione nei termini fissati dal bando, il contributo potrà essere revocato.
Per informazioni e aggiornamenti, è possibile consultare il sito della Fondazione Polo universitario grossetano: www.polouniversitariogrosseto.it.
“Con questo bando vogliamo offrire un’opportunità concreta ai nostri giovani, premiando l’impegno scolastico e incentivando esperienze formative all’estero, che rappresentano un tassello fondamentale nel percorso di crescita personale e culturale – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, l’assessore all’Università Luca Agresti e l’assessore al bilancio Simona Rusconi –. Investiamo sul futuro della nostra comunità, in un’ottica di miglioramento continuo e di sostegno alla persona, che valorizza il merito e contribuisce a costruire cittadini sempre più consapevoli e preparati ad affrontare un mondo in continua evoluzione”.
“Siamo felici di poter collaborare a un’iniziativa che guarda ai giovani e li incoraggia a vivere esperienze formative di respiro internazionale – afferma Gabriella Papponi Morelli, presidente della Fondazione Polo universitario grossetano –. Le vacanze studio all’estero rappresentano un’occasione preziosa per ampliare orizzonti, mettersi alla prova e acquisire competenze che resteranno nel bagaglio personale di ciascuno. Come Fondazione, continueremo a impegnarci per promuovere percorsi educativi inclusivi e di qualità”.