Montemerano (Grosseto). Sabato 7 dicembre, alle 17.30, alla biblioteca di storia dell’arte di Montemerano, si terrà l’incontro “Quale futuro per il Medio Oriente?”, con l’ambasciatore Enrico Panes.
L’incontro
Gaza, Israele, Libano, Siria… Mentre tutta l’opinione pubblica aspetta con ansia che si sblocchi con l’apertura di trattative di pace la drammatica situazione che si è creata con il contemporaneo teatro aperto di due guerre, Ucraina e Medio Oriente, si radicalizzano sempre di più le posizioni, che spesso dimenticano quello che ci ha lasciato la storia: date, rapporti di forza, aspettative.
Dall’invenzione del termine nel 1902, dovuta allo storico statunitense Alfred Thayer Maham, “Medio Oriente” è diventato l’archetipo di una regione dai confini labili, dove non si riescono a cancellare l’instabilità, i conflitti tra vicini, le tensioni di base predominantemente religiosa, gli scontri armati e le guerre. Ma dove, dal secolo scorso, anche una sconfinata ricchezza ha portato con sé processi di trasformazione profondissimi in società ancorate in valori tradizionali e strutture di clan.
I dieci Paesi che delimitano tradizionalmente la regione – dall’Afghanistan all’Egitto – sono passati per fasi storiche che hanno a volte ridimensionato il loro peso e influenza relativa, sempre in tensione con l’Occidente, visto come minaccia alle basi dei loro valori e dei loro interessi geopolitici. Prima le potenze coloniali e successivamente le superpotenze globali hanno voluto, con scarso successo, mantenere una presenza/influenza durevole ed escludente, che spesso ha accentuato le animosità regionali, a loro volta portatrici di soluzioni belliche.
Se ne parlerà con il già ambasciatore di Spagna Enric Panès, che dopo più di quarant’anni di professione ha trovato il tempo necessario per riflettere sul futuro.