“La modifica alla Legge toscana 59/2009 di tutela degli animali, approvata oggi in Consiglio regionale, è l’esempio di un atto politico strumentale che, sotto le spoglie di una semplificazione della procedura, ha voluto favorire, a scapito degli animali, il Palio della Granocchia di Paganico in programma per il prossimo 1° settembre”: a dichiararlo è Giacomo Bottinelli, di Lav, alla luce del voto avvenuto poco fa nell’aula consiliare sulla Pdl 255 presentata dalla stessa Giunta regionale.
La proposta è stata approvata con 19 voti a favore, 7 contrari e nessun astenuto.
Lav annuncia fin da subito che chiederà al Governo l’impugnazione della legge sulla base della sua incostituzionalità in quanto contraria al nuovo articolo 9 della Costituzione, che vede la tutela degli animali e della biodiversità come valori della Repubblica e sulla base di ulteriori Leggi sovraordinate. Lav si opporrà anche con ogni mezzo legale allo svolgimento del Palio della Granocchia di Paganico, diffidando fin da ora gli organizzatori dal mettere in atto la gara.
“La modifica, che esclude la Asl da ogni parere preventivo sull’idoneità di qualunque manifestazione con animali – aggiunge Bottinelli – arriva proprio a seguito di molteplici espressioni negative della stessa Asl per motivi di benessere delle rane coinvolte nei confronti del suddetto Palio; guarda caso la proposta è arrivata in aula nell’ultima seduta utile a poche settimane dalla data prevista per la corsa, dopo che stranamente quest’anno gli organizzatori si sono astenuti, a differenza degli anni scorsi, di chiedere il parere alla Asl, come se già fossero consapevoli di cosa stava per succedere”.
Lav aveva scritto lunedì scorso al presidente della Regione e a tutti i consiglieri, auspicando un voto contrario, “anche in considerazione del fatto che il sindaco del Comune di Civitella Paganico che ospita il Palio e il presidente della Pro Loco che lo organizza sono stati indagati dalla Procura di Grosseto per l’articolo 544 – quater del Codice penale che punisce chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali”.
“Riteniamo che, ferma restando la nostra netta opposizione all’utilizzo di animali, sarebbe stato almeno politicamente opportuno da parte della Regione attendere lo scioglimento di qualunque dubbio giudiziario a carico degli organizzatori – afferma Bottinelli – prima di includere questo Palio, come si è fatto, nell’elenco delle manifestazioni storiche della Regione stessa e di eliminare il parere della Asl su di esso e di conseguenza anche su tutta una serie di altre manifestazioni con animali”.