Grosseto. La sua proposta di suddivisione della Toscana in tre grandi province ha fatto scoppiare il finimondo come ribadisce anche Rossi che tramite il suo blog commenta: “Sul riordino ho fatto una proposta e subito è successo il caos, adesso attendo le proposte altrui . Per la Toscana è un’ occasione per mostrare il suo grado di riformismo“.
In subbuglio in particolar modo le province di Grosseto, Arezzo, Livorno e Lucca. L’idea di Rossi era quella di far diventare capoluogo di provincia Siena a discapito dell’attuale capoluogo maremmano.
E’ insorto il PDL provinciale che ha sottolineato che il tutto rientra nei giochi di potere del PD a livello regionale.
Insoddisfazione anche tra molti cittadini che non vogliono che la prima proposta del governo Monti con i criteri di suddivisione venga ribaltata. Insoddisfazione ribadita anche sul profilo facebook del primo cittadino.
Laconico il suo commento, che avevamo riportato anche alcuni giorni fa: “Trovo oggettivamente un po’ stucchevole questa polemica su dove andrà la sede della provincia meridionale toscana e mi sorprende come un tema che meriterebbe un’attenzione e una sensibilità diverse, autorevoli rappresentanti istituzionali abbiano scelto di affrontarla invece con una certa leggerezza. La scelta se sarà Siena, Grosseto o Arezzo ad essere il capoluogo del nuovo territorio accorpato, non verrà certo da dichiarazioni estemporanee o da confronti campanilistici tra opposte fazioni. Verra da un confronto serio tra Regione e territori locali, nei quali ognuno porterà le prorie ragioni.”