Due consiglieri del PdL marcano il confine con Bonifazi e lanciano una proposta. Chiara, fattibile. Luca Agresti e Fabrizio Rossi hanno molto da raccontare. Si trattengono da mesi. Il tema? Il regolamento urbanistico. “Va approvato in tempi rapidissimi, prima della fine dell’estate. Il ritardo accumulato non è più sostenibile. E’ vero la crisi, è vero la burocrazia, ma qui a Grosseto ci stiamo mettendo del nostro per non sostenere gli imprenditori, i cittadini”.
“Sul regolamento urbanistico, da oltre un anno – proseguono Agresti e Rossi – si registra un coro di voci, da ogni parte (categorie, partiti, cittadini). Abbiamo appreso a fine aprile che è terminato il lavoro degli uffici; adesso la discussione è stata portata in IV commissione. Per mesi tutti i consiglieri, anche quelli di maggioranza, sono stati tenuti all’oscuro sullo stato di avanzamento dell’analisi delle osservazioni. E’dall’inizio dell’anno che chiediamo incontri sul tema. Vogliamo più coinvolgimento. Vogliamo farci un’idea di dove sono i problemi e soprattutto accelerare. Noi, a suo tempo, pensavamo che il metodo ideale sarebbe stato quello di procedere per stralci. Adesso siamo fuori tempo massimo. Bisogna cambiare passo. Esaminiamo le controdeduzioni al più presto”.
Agresti e Rossi intendono comprendere le scelte fino in fondo prima di condividerle ma sono consapevoli dei tempi ristretti. “I tecnici hanno fatto il loro lavoro, gli uffici hanno istruito il regolamento. Ora è giusto che i Consiglieri Comunali si esprimano. Chiediamo che nei mesi di luglio e agosto sia convocata ad oltranza la 4° commissione, che non ci si faccia condizionare da ferie e festività. Proponiamo al sindaco un tour de force per chiudere la partita del regolamento urbanistico nel giro di 4-6 settimane. Noi ci siamo. Siamo disposti a partecipare a riunioni a oltranza, a consigli comunali ravvicinati, purché si arriva alla fine del percorso e si decida”.
“L’edilizia – concludono Agresti e Rossi – è praticamente ferma e il Ruc può restituire un minimo di vitalità, soprattutto se le scelte fossero compiuti sugli effettivi bisogni della città e delle frazioni. Non è più giustificabile, a questo punto, un’ulteriore melina. Gli uffici tecnici comunali hanno da mesi ultimato i loro lavori, ci sono le osservazioni e le controdeduzioni. Manca solo la volontà politica di chiudere. Ecco da parte nostra, deve essere chiaro – c’è disponibilità a riunirsi notte e giorno, ad affrontare i nodi e scioglierli nel più breve tempo possibile”.