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Tutto pronto per la quinta edizione de “La città visibile”

di Cristina Zammataro
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E’ stata presentata questa mattina la quinta edizione de “La città visibile”, la manifestazione culturale che racconta il territorio maremmano ed i suoi centri urbani in un modo nuovo attraverso mostre d’arte, di fotografia, di architettura, ma anche eventi multidisciplinari come passeggiate letterarie, conferenze, workshop, seminari. Grosseto e la Maremma si mettono in mostra e rendono visibile il loro passato, presente ed i progetti per il futuro.

L’appuntamento, nato nella città di Grosseto nel 2008, si è progressivamente esteso a tutto il territorio provinciale, ed oggi è promosso da Cedav (Centro documentazione arti visive) della Fondazione Grosseto Cultura, dal Comune di Grosseto, dalla Provincia di Grosseto e dai Comuni di Castiglione della Pescaia, Follonica, Magliano in Toscana e Massa Marittima, e si svolge sotto il patrocinio della Regione Toscana.

Alla presentazione erano presenti l’assessore alla cultura, Giovanna Stellini; il presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Loriano Valentini, e Mauro Papa, responsabile del Cedav.

La città visibile è una manifestazione che sta crescendo e tutti gli operatori culturali si riconoscono in questo format – ha affermato Giovanna Stellini-. Quest’anno la manifestazione si arricchisce di un elemento stabile: una mostra permanente al Cassero senese di Grosseto, che contribuirà al recupero di questo luogo, oltre che delle mura, che tornerà ad essere frequentato e condiviso.”

“La città visibile è diventato un format culturale irreversibile, il migliore proposto in tutto il territorio provinciale – ha dichiarato Loriano Valentini– , che vede da una parte le istituzioni locali, dall’altra il pubblico. 

Da questa manifestazione si possono trarre due conseguenze: la prima è che l’iniziativa potrà diventare uno strumento utile per i decisori pubblici, in cui le opere diventeranno di interesse urbano; la seconda deriva dalla crescita delle dinamiche culturali della nostra città, che stanno diventando come quelle dei centri urbani più vasti.”

“Mi preme sottolineare – è intervenuto Mauro Papa– come questa manifestazione abbia avuto un costo molto contenuto in termini economici, ma ricco in risorse umane. E’ un evento che vuole coinvolgere tutti gli operatori culturali che operano sul territorio ed il pubblico, visto non come un elemento passivo. Ci saranno 35 mostre in un mese e quello che conta non è tanto il risultato, ma il metodo con cui si si è arrivati mettendo insieme diversi punti di vista, dando un’immagine del territorio filtrata dalla cultura di chi lo fa, senza pregiudizi. Un’immagine, quindi, diversa dalla città rispetto a quella stereotipata di città turistica”.

L’appuntamento, inserito nel più ampio progetto provinciale MIC (Maremma in contemporanea), prenderà il via il 15 settembre nella città di Grosseto e si chiuderà il 20 ottobre con l’inaugurazione della Strada del Contemporaneo a Castiglione.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

Inaugurazione: Sabato 15 settembre ore 17.30, Cassero Senese Grosseto

Apertura mostra permanente e proiezione film “Lo sguardo in più” di Francesco Falaschi, performance “Lucifero” del gruppo No Name e performance della Premiata Takkabanda Barnelli.

A Grosseto la Città Visibile presenta un percorso di mostre dislocate in vari spazi espositivi cittadini: il Cassero senese, la Chiesa dei Bigi, la Sala Cedav, il Palazzo della Provincia, le sedi delle varie associazioni di artisti. La vera novità di questa edizione è però rappresentata dall’istituzione di due importanti organismi: una “Collezione permanente del Paesaggio Urbano”, allestita presso il Cassero Senese, e un “Archivio Multimediale del paesaggio maremmano”, ordinato negli uffici del Cedav, che si occuperanno di raccogliere e documentare tutto il materiale prodotto nel corso della manifestazione. Nel raccontare la città ci saranno anche i manifesti urbani d’arte, le passeggiate narrative, gli sketchmobs, le tavole rotonde sull’arte pubblica, ma anche registi come Francesco Falaschi, musicisti come Filippo Gatti, documentaristi come Miles Furnell e poi fotografi, architetti, studenti e artisti.

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